La programmazione R: che cos’è

La programmazione R è un linguaggio di programmazione tra i più conosciuti e apprezzati nell’ambito della ricerca accademica, soprattutto per quanto riguarda il settore multi-disciplinare della data science e dell’analisi statistica. Tuttavia, le sue potenzialità non sono limiate a questi due ambiti. La sua nascita risale agli anni ‘90 in Nuova Zelanda, precisamente ad Auckland, ad opera di due statistici dell’omonima università: George Ross Ihaka e Robert Gentleman. Si tratta di un’evoluzione di un altro linguaggio di programmazione, denominato linguaggio S, intorno agli anni ‘80. Il linguaggio R viene distribuito sotto licenza GNU GPL ed è pertanto aperto e distribuito liberamente, con la possibilità di essere modificato e implementato secondo le proprie necessità, aumentandone di fatto le potenzialità e i contesti di utilizzo. Proprio a questo proposito, la comunità di sviluppatori di R, è molto attiva e partecipativa ed è in costante e continua espansione. Essa, riunita intorno al progetto CRAN (Comprehensive R Archive Network), lavora alla realizzazione dei software e dei pacchetti che saranno scaricabili nelle versioni dei vari sistemi operativi: Unix, Linux, Windows e MacOS. Sul sito ufficiale del progetto si possono trovare tutte le informazioni, i manuali, i codici sorgente, le versioni del software fino ad ora realizzate, le estensioni e tutti i componenti aggiuntivi. Qui, gli sviluppatori e tutta la comunità che ruota attorno al progetto, pubblica aggiornamenti, soluzioni e dà il via a nuove e possibili integrazioni.

La programmazione R: a cosa serve

La programmazione R, come già accennato nel paragrafo precedente, viene impiegata principalmente nell’analisi statistica, in particolar modo laddove vi è la necessità di estrapolare dati da diverse fonti. Infatti, questo ambiente permette di inserire numerose variabili e di estrapolare dati provenienti da fonti eterogenee, rendendolo di fatto uno strumento molto versatile dal punto di vista scientifico e analitico. Oggetto di studio di un corso di Programmazione R ci sono elementi come: vettori, matrici, liste e dataframe (variabili per natura e complessità). Questi elementi rappresentano la struttura di base dei dati (la cosiddetta SEXPREC). Attraverso l’utilizzo di questo tipo di programmazione è anche possibile creare tabelle e grafici basati sui dati e mostrarli in modo interattivo, realizzati e modificati attraverso opportuni comandi (le funzioni di basso livello, le funzioni di alto livello e le funzioni per i grafici interattivi). In questo modo, l’aspetto puramente statistico si integra con tecniche di natura grafica (istogrammi, diagrammi circolari, diagrammi a punti ecc.) che rendono il tutto altamente estensibile. Integrazione di questo ambiente è indubbiamente il punto forte; infatti può tranquillamente interfacciarsi con i più utilizzati e conosciuti software di gestione di banche dati, come ad esempio il famoso Microsoft Access, oltre che con i programmi rivolti al data import/export. La particolarità di questo linguaggio à che, a differenza degli altri, è molto semplice ed intuitivo. Infatti, proprio per la sua semplicità e immediatezza nell’utilizzo, non occorre essere dei programmatori per usarlo. Il fatto che sia semplice e di facile utilizzo non vuol dire che le sue funzioni siano altrettanto semplici e limitate, anzi. Grazie al linguaggio di programmazione R si ha la possibilità di svolgere analisi complesse, avendo a disposizione moltissimi strumenti di analisi dalle prestazioni elevate.

La programmazione R: campi di attuazione

Vista la versatilità della programmazione R e il suo margine di implementazione e personalizzazione, i campi di attuazione escono dai confini della mera ricerca statistica. In linea di massima, tutti gli ambienti di ricerca dove vi è la necessità di estrapolare, analizzare, far interagire dati di natura differente e creare numerosi grafici di diversa tipologia, rendono ideale l’applicazione di questo linguaggio. Trova largo impiego nell’ambito delle scienze sociali, della linguistica applicata (nell’analisi dei corpus e nella fonetica), o ancora della bioinformatica e della genetica. Può essere, inoltre, sfruttato da quelle professioni che ruotano interno alla geometrica e che utilizzano strumenti GIS. Un contesto degno di nota può essere quello relativo alle Organizzazioni Non Governative, le quali possono supportare i loro progetti di ricerca anche con poche risorse energetiche, aprendo a pieno titolo anche alla cooperazione internazionale. Attraverso l’installazione di opportune estensioni, inoltre, è possibile ampliare notevolmente ad altri campi di attuazione, cosa resa già potenzialmente possibile dalla sua natura open source del codice sorgente.

L’importanza di frequentare un corso di programmazione R

Frequentare un corso di programmazione R permette di sviluppare la competenza necessaria per l’analisi dei big data e dei dati più semplici. Si affronteranno tutte le componenti del linguaggio, l’importazione, la gestione e l’integrazione dei dati. Padroneggiare questo tipo di linguaggio permette di aprire molte porte nel mondo del lavoro, in quei settori in cui il data analysis è il core business, ma non solo. Infatti, come già accennato, questo tipo di programmazione è personalizzabile ed implementabile installando pacchetti aggiuntivi ed estensioni scritte in altri linguaggi, quali C, C++ e Fortran. Oltre a questo, viene supportata anche l’integrazione con estensioni scritte in linguaggi da quelli precedentemente citati, come Python.
La versatilità e l’integrabilità, oltre alla relativa facilità di utilizzo, lo rendono adatto in particolar modo alle università e ai centri di ricerca. Se sei uno statistico, un matematico, un linguistica o un aspirante tale oppure lavori nel mondo della ricerca, frequentare un corso sulla programmazione R ti sarà estremamente utile, pressoché indispensabile per la tua carriera e la tua sete di conoscenza. Se anche non sei un professionista nei campi precedentemente indicati, un corso di linguaggio R, potrebbe rivelarsi sempre utile, perché, come abbiamo visto, non si sa mai in quali settori la sua applicazione possa sconfinare. Domani potrebbe essere sviluppato in modo tale da essere utilizzato anche nel tuo settore. Il linguaggio R non finisce mai di stupire.